Poesie criptiche

Le poesie criptiche sono poesie enigmatiche in cui non si riesce a capire con certezza il soggetto.


in Poesie (Poesie criptiche)

Ridammi la primavera!

Mi butti una briciola di libertà
così come se mettesse al cane un osso,
mi butti tanto vento e pioggia addosso
e ti aspetti convivenza in contagiosità...
mi sembra aberrante e assurda
la tua persistente e atroce combattività
ma tu ridammi almeno per un giorno,
un'ora, un po' di pace e serenità,
la terra si è fermata per mesi
adesso fermati che tocca a te
e forse primavera che ho perduto,
che perde i petali in vento
e ali fioriscono sbucando il petto
rinascerà, atipica ma sana
respirando vita ed atemporalità,
sarà la mia primavera infinita
dal vecchio cimitero, fin'alla città.

Ridammi l'affettività che s'impietrisce
tra confusione e atrocità
e forse basterà per tutti e due
se fingo amnesia, dei sorrisi, cecità.
Chissà se basta per tornar indietro il tempo
ma io con te dei compromessi non farò...
ridammi primavera che ho perduto
e che per libertà non scambierò!

E se per caso non capisci ancora
il mio odio e la causticità,
ammazzati veloce e butta via
quella corona ossidata, annerita
che non c'è posto per il re delle atrocità,
fra poco regnerà il terribile estate
con aureola di fuoco e ti brucerai
lasciami prima di baciar la primavera
che tempo secca l'aria nei polmoni
ma anche tu fra poco te ne andrai.
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    in Poesie (Poesie criptiche)

    Splendore, amore e bruttura

    La bellezza vive dappertutto
    dentro di noi e anche fuori
    sotto la pioggia o in mezz'ai fiori,
    dentro una stanza oppure fuori,
    dietro ai silenzi, insieme ai rumori.
    La bellezza è incommensurabile,
    perenne e per nessuno irraggiungibile.

    Esistano nel Mondo cose stupende
    anche quando l'occhio distratto
    le ignora e non le vede.
    Trascurate, piangono, soffrono
    diventano brutte:
    perdono la strada diventando turpitudine,
    vagando perdute cogli occhi aperti
    nella marea di perplessità e solitudine.

    Ma non ti fermare, sogna lo stesso!
    perché nel mondo nascono anche cose brutte
    che possono diventare belle
    grazie alla tua volontà.
    Apri la porta, non aspettare,
    il Mondo è fatto così, di Bene e Male.

    Esistano nel Mondo cose bizzarre
    lontane dalla tua tendenza
    o dal tuo orizzonte di attesa.
    Non perdere tempo cercando l'essenza,
    spogliati di pregiudizi e convenzioni
    e vestiti di ali e sogni!
    Trasforma la Vita in Acqua
    e lascia crescere i sogni,
    trasforma le pietre in terra
    e lasciagli prendere radici.

    Nel Mondo esiste Destino e Amore
    e non dimenticare quando tutto ti abbandona:
    l'Amore nasce anche senza senso e senza scopo.
    Rinasce e cresce dal Nulla sulla Terra,
    forse anche su Marte e sulla Luna.
    Composta martedì 5 maggio 2020
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      in Poesie (Poesie criptiche)

      Ali ingiallite di zolfo

      Nel giardino di campagna
      dove il freddo e il caldo
      si stringono la mano per noi,
      dove le rondini fanno congressi d'amore
      e le farfalle con ali ingiallite di zolfo
      abbracciano i fiori della più triste primavera
      dopo aver preso i sorrisi dal internet,
      In questo giardino di campagna
      dove non c'è odio né dolore
      dove non c'è desiderio di morire,
      una farfalla gialla e un filo d'erba
      c'insegnano ad amare
      che forse abbiamo dimenticato.
      Nel giardino di campagna
      ho lasciato la chiave del domani tra le rocce,
      laddove con la punta di un chiodo
      senza notare, ho incrostato una croce.
      Composta mercoledì 29 aprile 2020
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        in Poesie (Poesie criptiche)

        Vi ritroverò, non mi cercate!

        Quella linea quasi lineare
        senza una geometria particolare,
        quella linea che porta a casa
        mi sono perso. Mi sono disorientata un po'
        ma non vi preoccupate per me!
        Vi troverò
        quando eravate tutti a tavola
        mi sono alzata e sono andata via.
        Non per sempre, per noia
        e che mi stufava la vostra compagnia.
        Mi soffocava la banalità
        e tutte le stronzate mille volte raccontate
        vi voglio bene ma ogni volta che fingo un sorriso
        il peso scava un'altra ruga sul mio viso.
        Sì, tornerò, ma senza ridere solo per compiacere,
        io rido per davvero solo in tacere
        tornerò, perché quando il cielo e le nuvole
        piangono
        e quando sulla striscia bianca ci sono piogge
        e i passanti mi guardano o mi chiamano,
        non è meglio che con voi.
        E da quando sto fantasticando tutto ciò
        trovai anche la linea che porta a casa.
        Composta lunedì 27 aprile 2020
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          in Poesie (Poesie criptiche)

          Vi ritroverò, non mi cercate!

          Quella linea quasi lineare
          senza una geometria particolare,
          quella linea che porta a casa...
          mi sono perso. Mi sono disorientata un po'
          ma non vi preoccupate per me!
          Vi troverò...
          quando eravate tutti a tavola
          mi sono alzata e sono andata via.
          Non per sempre, per noia
          e che mi stufava la vostra compagnia.
          Mi soffocava la banalità
          e tutte le stronzate mille volte raccontate...
          vi voglio bene ma ogni volta che fingo un sorriso
          il peso scava un'altra ruga sul mio viso.
          Sì, tornerò, ma senza ridere solo per compiacere,
          io rido per davvero solo in tacere...
          tornerò, perché quando il cielo e le nuvole
          piangono
          e quando sulla striscia bianca ci sono piogge
          e i passanti mi guardano o mi chiamano,
          non è meglio che con voi.
          E da quando sto fantasticando tutto ciò
          trovai anche la linea che porta a casa.
          Composta lunedì 27 aprile 2020
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            in Poesie (Poesie criptiche)

            Pensiero nero

            Vorrei sorridere per te e rincuorarti
            ma le orecchie si sono allagate
            de inaspettate lacrime:
            gli occhi hanno litigato con il sonno
            ed il cervello non capisce più
            quando è notte o giorno.
            Non mi spaventa il buio né la morte
            nemmeno il silenzio che mi prende a botte...
            mi fa paura il giorno di "dopo",
            la libertà che si infila poco a poco.
            Sì, è la libertà che irromperà come un vulcano
            sotto il sole morso di troppo silenzio e affanno.
            E dire oggi che andrà tutto bene
            è una frase vuota, non mi appartiene.
            Non ho paura di morte, ho paura dei morti!
            Che sono tanti che non puoi far i conti...
            da quando piangono, nessuno può sentire
            i loro urli forti nelle urne cinerarie
            oppure dentro i cimiteri affollati e strapieni,
            dove perfino i fantasmi e vampiri
            accolgono i morti con abbracci e sospiri.
            Non temo la morte ma il pensiero nero
            che scriverò nel testamento
            non casa, cimitero!
            E sai, poco ci manca per confondere il cielo
            col pavimento freddo, col prato o un velo.
            E chiedo tante scuse per il mio nero pensiero.
            Composta giovedì 23 aprile 2020
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