Scritta da: Silvana Stremiz

Patria

Sogno d'un dì d'estate.
Quanto scampanellare
tremulo di cicale!
Stridule pel filare
moveva il maestrale
le foglie accartocciate.
Scendea tra gli olmi il sole
in fascie polverose;
erano in ciel due sole
nuvole, tenui, róse:
due bianche spennellate
in tutto il ciel turchino.
Siepi di melograno,
fratte di tamerice,
il palpito lontano
d'una trebbiatrice,
l'angelus argentino...
dov'ero? Le campane
mi dissero dov'ero,
piangendo, mentre un cane
latrava al forestiero,
che andava a capo chino.

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    Scritta da: Silvana Stremiz

    Commenti

    3
    postato da , il
    puoi fare la parafrasi?
    2
    postato da , il
    e' stata parfetta pero' ora mi tocca studiarla
    1
    postato da , il
    grazie mille o.k.

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