Poesie generazionali


Scritta da: Joe Kowalski
in Poesie (Poesie generazionali)

Laura

Laura... qualcuno mi dice
ieri sera ad esempio...
han parlato di te... in modo...
sì io gli ho forzato la mano...
ma detto con simpatia... Claudia
con decisione... ribatto...
difendo... l'odio è solo una parola
e certo non fa al caso tuo
mi incazzo... la smeni...
e li tarmi... quelle manie dei soldi
di pagare subito
nei luoghi affollati e tra... solo gli amici
le tue strane... a volte... ma a pensarci
dopo ci ridi... le dicono paranoie
mi adatto a una simpatica normativa
Laura... non mi prendere sul serio
ma è umano sai...
chi non ha degli inghippi... E poi
parlo sempre di capire... ed ora
cosa mi succede...
lo devi dimostrare mi dico... ebbene sì
Laura... ne parlo bene
ne difendo il nome e salgo le scalette
Claudia... mi ascolta... ribatte
parla di grezzo... ma non la capisco
la festa è domani... e...
ti vedo tristemente sorridente...
e i tuoi affanni... Paola tua figlia
Walter l'amore che decanti ancora
- sei molto bella -.
Composta domenica 30 novembre 1980
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    Scritta da: Angela MORI
    in Poesie (Poesie generazionali)
    Quando i viali del pianto
    Sperduta percorro
    e la mano fredda
    della notte
    mi accarezza
    quando sei sospeso
    tra le strisce sottili
    del rosso tramonto
    e nella prima
    stella della sera... mi manchi.
    Quando la carezza
    del vento sugli alberi diventa più violenta
    e gli uccelli smettono assonnati di cantare, quando le ombre
    giocano sulla strada
    e sul ciglio stanca
    da loro mi lascio abbracciare
    quando perdo
    ogni certezza
    e la notte mi fa paura
    mi manchi...
    Quando ossessione
    ed amarezza
    dipingono un tetro quadro fuoco ed acqua tormentano i miei sogni
    Quando tra la folla disperata non ti trovo
    e sul l'ultima barca
    Non ci sei e piango
    mi manchi...
    Non c'è ragione
    nesso logico
    e certezza
    non c'è realtà
    Né luogo
    dove posso abbracciarti Non c'è nulla
    che possa salvarmi
    da questo sogno
    che mi stritola dentro
    solo tu hai l'estremità
    del filo del mio destino
    ed e a te che arrivo.
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      Scritta da: Stefano Amoroso
      in Poesie (Poesie generazionali)

      I sogni e la luna

      Chi sveglio di notte
      la luna a mirar
      di sogni si nutre.
      Ma quando, sopito,
      al son, si abbandona,
      la coscienza libra
      in sogni confusi,
      di svanita memoria.
      E quando,
      al rosseggiare del ciel
      che la stanca
      ragion, soccombe,
      e lì,
      che il cuor,
      al mirar, della luna,
      il sogno riprende.
      Composta giovedì 8 dicembre 2022
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        Scritta da: Renata Falconi
        in Poesie (Poesie generazionali)

        Viva l'inclusione

        Quando eseguo i compiti faccio fatica
        E questo complica spesso la mia vita.
        Studio le ore per capire appena
        E a volte mi chiedo, se ne vale la pena
        Per questi versi da fare in rima
        Non avevo idee per finire prima
        Ho pensato tanto e mi sono arrabbiato
        Per quanto difficile lo avevo trovato
        Di corsa da mamma sono andato
        E lcon dolcezza mi ha calmato
        Mi ha detto che tutti hanno i loro tempi
        E quando li troviamo siamo tutti contenti
        Di stare sereno, tranquillo e contento
        Perché per ognuno arriva il momento.
        Viva la scuola e viva l'inclusione,
        Che per il mondo non deve essere un'illusione.
        Composta domenica 4 dicembre 2022
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          Scritta da: Renata Falconi
          in Poesie (Poesie generazionali)

          La mia manina

          Mamma guarda la mia manina
          che accarezza la tua faccina
          è piccola, tenera e da osservare
          Perché nel tempo dovrà cambiare
          La uso tutti i giorni per prendere e fare
          e quando studio mi aiuta a contare
          Quando da grande mi vedrai lavorare
          Il tuo animo dolce inizierà a ricordare
          E nel cassetto del tempo che sarà
          Questo regalo nel tuo cuore resterà.
          Composta mercoledì 30 novembre 2022
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            Scritta da: Joe Kowalski
            in Poesie (Poesie generazionali)

            Senza titolo

            Un uomo solo, dove corre così tutto
            solo, avvolto nel suo cappotto nero
            lungo fino quasi ai piedi e con quella
            sciarpa pazza.
            Oooh guardate è un piccolo uomo
            guardate come cammina forte su quella
            strada ghiaiosa coperta di nebbia.
            Ma dove andrà così tutto solo? Forse la
            sua donna l'ha mollato o forse è
            un incompreso...
            Per me ha tutto dentro, ha tutte le
            angosce del suo tempo.
            Guarda che barbetta porta, sembra quasi
            un artista, guarda i suoi occhi sono
            lucidi sembra che pianga.
            Io gli voglio chiedere il nome, ma
            cosa te ne importa.
            A me importa di quel piccolo uomo
            che cammina da solo in questa notte senza Dio.
            Non vedi com'è solo.
            Io voglio sapere di lui io voglio aiutare quel
            piccolo uomo; forse egli sta solo perché tanti
            parlano come ora faccio io, ma non gli porge
            la mano nessuno.
            Ehi amico dove vai posso parlare con te?
            Non serve a nulla nessuno può parlare
            con me, io non esisto la mia parola è sepolta
            se tu vuoi aiutarmi non dire niente e poi
            perché tu dovresti aiutarmi, chi t'incarica
            di questo, tu cosa sai di me.
            Amico non t'incazzare ti vedevo solo.
            Siamo tutti soli!
            Pure tu amico sei solo come me, forse sei
            tu che hai bisogno di me parlandomi;
            ma io voglio stare solo con me stesso
            non voglio unire la tua solitudine con la mia.
            Composta lunedì 30 novembre 1970
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              Scritta da: PATRIZIA BARBIERI
              in Poesie (Poesie generazionali)
              Sei tornato
              dopo tanto tempo
              senza neppure saperlo
              senza pensare a domani

              Ti ho riaperto i miei giorni
              incurante delle ombre della notte

              Se te ne andrai
              tornerò ad imprecare al destino
              giurerò di chiudere per sempre
              la porta del mio cuore

              Se a poco a poco
              cesserai di amarmi
              cesserò d'amarti lentamente

              Ma se ogni giorno
              mi cercherai
              il mio amore
              finché tu vivrai
              starà tra le tue braccia.
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                Scritta da: PATRIZIA BARBIERI
                in Poesie (Poesie generazionali)
                Il vento
                il sole
                le tue adorate mani

                Il sudore
                il caldo
                le energie del nostro amore

                La notte senza fine
                il giorno troppo breve
                l'attesa
                il desiderio inappagato
                di te

                i lunghi sentieri di baci
                la voglia pazza di urlare
                le dolci pause
                nelle nostre danze

                Il nostro amore ci sommerge
                come una marea
                che contro tutto si infrange
                e ci trascina.

                30 - cantilena

                Oggi
                con te
                tutto mi sembra sopportabile
                solo una cosa non lo è:
                il tuo "non-amore"

                Non permetterò
                che ciò avvenga, perché io:

                ti amerò
                ti coccolerò
                ti accarezzerò
                ti consiglierò
                ti ascolterò
                ti proteggerò
                ti ubbidirò
                ti bacerò
                ti coprirò
                ti adorerò

                fino a costringerti ad amarmi
                per sempre.
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