Poesie inserite da Jessica Piermatti

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Scritta da: Jessica Piermatti
Ero forte abbastanza
per portare un macigno che mi soffocava.
Erano tutti troppo occupati a litigare
per rendersi conto di una bambina che voleva ancora esserlo.
A chi importava se dovevo pulire la casa,
fare da mangiare e stirare,
e fare i compiti per andare bene a scuola.
Ero brava
ma non importava a nessuno.
E allora non importò più nemmeno a me.
Ripudiai il mio corpo, e allora come adesso,
cominciai a odiare quelle parole sparse all'aria
venute, così, senza una reale intenzione di volerle dire.
Ed era sempre colpa mia,
una parola in più e scatenavo l'inferno,
È successo così tante volte che ho perso il conto.

Continua ancora.

Hanno smesso di farmi del male, più o meno.
Ma non ho smesso di soffrire.
Resto umana anche se per metà di ghiaccio.
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    Scritta da: Jessica Piermatti
    Perché arrivi a quel punto che non ce la fai più
    e decidi di partire,
    di vivere situazioni sbagliate
    come se quello dentro te non fosse già complicato di suo.

    Sono stanca
    di cercare uno spiraglio di felicità,
    di morire ogni volta,
    di sentire dolore,
    di combattere qualcosa di invisibile.

    Voglio sciogliere tutti questi nodi in gola,
    uno per uno.
    Voglio arrivare alla fine di questo viaggio
    e scendere finalmente per sgranchirmi le gambe.
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      Scritta da: Jessica Piermatti
      Ancora sono qui,
      sono qui.

      La vedi quell'ombra nera?
      Quello sono io.
      Vago senza meta e senza cervello.
      Senza pensieri.
      Con fitte allo stomaco,
      una ferita alla testa
      ed un dolore acuto,
      sottile e perenne.

      Sono qui.
      Parlami dell'acqua del mare,
      della luce del sole,
      dell'emozione di volare.
      Parlami, tu che vaghi nella mia testa.
      Chi sei?
      Sono i tuoi occhi o i miei, questi?
      Parlami.
      Ma dimmi prima,
      chi sei?
      Sei musica classica in un deserto.
      Mi pizzichi l'anima, e ruggisci.
      Chi sei?
      Sei tu la mia ombra?
      Se sei tu,
      allora io chi sono?

      Un tempo lo sapevo.
      Ora, forse, non lo so più.
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        Scritta da: Jessica Piermatti
        Fu tradita da chi credeva l'amasse.

        Il primo amore le ha distrutto il cuore.
        Gli amici si prendevano gioco di lei.
        La mamma non c'era quasi mai.
        Si costruì un mondo tutto suo
        senza permettere a nessuno di entrarvi
        per paura di essere di nuovo ferita.
        Non voleva correre il rischio,
        non voleva abbattere quelle mura dolorose.
        La cosa più difficile era rimanere in vita,
        mostrando un sorriso finto
        e una felicità che veniva dal momento.

        Ogni giorno e ogni notte,
        quanto sangue dovrà ancora scorrere
        da quel taglio profondo sul polso
        prima di dire basta?
        Varie volte ha contemplato l'idea di buttarsi giù,
        salire sul piano più alto e urlare addio al mondo intero.
        Perché nessuno riesce a capire.
        O forse è lei che non si vuole far vedere;
        è diventata molto brava nel recitare.

        C'è dolore dietro a ciò che gli altri vedono;
        gli abbracci non significano nulla,
        le parole sono sparpagliate nel vuoto intorno.
        Le emozioni vere risalgono al passato.
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          Scritta da: Jessica Piermatti
          Mi hai tradito quando non ne avevo davvero bisogno,
          sforzandomi di capire poi quella patetica scena da sola.

          Il disertore mi ha pugnalato alle spalle,
          sono senza spina dorsale.

          Sorridere non è la mia realtà,
          lo faccio giusto per fregare il mondo.
          Questo è ancora quello che fingo di essere,
          non è la realtà della mia vita.

          Soffoco da sotto una valanga di lacrime
          e loro non credo siano il mio destino.
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