Le migliori poesie di Michele Gentile

Poeta, nato martedì 4 gennaio 1972 a Ostia - Roma (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Umorismo, in Racconti, in Frasi per ogni occasione e in Diario.

Scritta da: Michele Gentile

La Rocca dei poeti

La Rocca dei poeti
a due passi dal cuore,
ove tutto è silenzio
ove tutto è parola.
Spesse mura di memoria
disperati bastioni,
di un respiro custodi
invocano pietà,
implorano promesse.
Cessano i re
abdicano i mari.
La Rocca dei poeti
immutabile
sul mio petto
è preghiera,
sulle labbra ferite
è quasi vivere.
Michele Gentile
Composta mercoledì 30 settembre 2015
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    Scritta da: Michele Gentile

    Nel frattempo esisto

    Nel frattempo esisto
    e disto anni luce
    dalla verità.
    Giro intorno al problema
    senza risolvermi
    ostaggio di un falso io
    che sequestra anche i vostri intenti.
    Istanti di sopravvivenza
    o canto disarticolato,
    in avanzato stato di costernazione
    eleggo il prossimo messia.
    In regia un villano di nome profitto
    nei cassetti il sogno di un altro conflitto.
    Gravitano intorno al problema
    senza risponderne
    retaggio di un falso dio
    che ci ammaestra da fin troppi lustri.
    Precocemente estinto,
    cerebralmente avvinto
    della teoria di Thomas
    ne esercito l'effetto in ogni mio difetto,
    svilendo forme di vita indipendenti
    delegando novelli Vashna
    a fare chiarezza al posto mio.
    Michele Gentile
    Composta lunedì 19 ottobre 2015
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      Scritta da: Michele Gentile

      La mia vita

      Mi è bastato un nome
      che nessuno voleva,
      mi è bastato inciampare
      in un mattino ubriaco
      o in un lamento del mare.
      È servito nascere sbagliato
      per scoprirmi in vita,
      affezionato al silenzio
      della mia stessa pelle.
      Ho vissuto malgrado il vento
      che mi cercava tra i rovi
      per farmi appassire
      ed è servito perdermi
      per morire più dolcemente.
      Michele Gentile
      Composta giovedì 29 ottobre 2015
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        Scritta da: Michele Gentile

        Bisanzio

        Fra me e gli orizzonti
        battelli d'ambra, alteri
        declinavano inviti.
        Seducenti isole
        fuggivano la solenne impresa,
        coltello di labbra e zenzero
        piantato nella gola.
        Bisanzio restò un gioco
        una reputazione,
        per salvarla
        bastava un mercante d'oro.
        Di pregiata seta si vestì il tramonto
        venerato suddito ogni mio respiro.
        Fu l'ultima volta che
        mi piegai al volere degli dei;
        andai poi per il mondo
        sino a stancarmi i sogni
        riposando infine
        sulle spighe del perdono.
        Michele Gentile
        Composta venerdì 8 gennaio 2016
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          Scritta da: Michele Gentile

          Pelle amara

          Amavo credere
          nonostante tutto.
          Terso, me stesso
          rapito dai miei sogni.
          Amavo sorridere
          nonostante il sole.
          Diverso, riemerso
          da ogni lacrima,
          sapevo dove guardare
          quando mia madre chiamava.
          Uno splendido gabbiano
          in un cielo immenso
          è il pianto mio.
          Pelle amara stanotte
          occhi aperti
          in fondo al mare,
          pelle amara stanotte.
          Andiamo fuori
          che bei fiori
          in questo mare.
          Michele Gentile
          Composta venerdì 30 settembre 2016
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            Scritta da: Michele Gentile

            Come il mare

            Come questo mare
            mi strazio
            mi tormento
            mi accanisco
            mi lacero
            mi logoro
            fremo
            poi
            mi placo.
            E ancora
            infurio
            mi frantumo
            mi dimeno
            mi contorco
            irrompo
            quindi
            mi abbandono.
            Come il mare
            non so darmi pace,
            come questo mare
            non mi lascio stare.
            Mi ignoro
            mi chiamo
            mi violento
            mi infrango
            mi anniento
            e
            urlo
            rimbombo
            calpesto
            fracasso
            devasto
            rovino
            soverchio
            mi pento
            me ne vado
            mi cerco
            mi vedo
            infine
            mi perdo.
            Michele Gentile
            Composta martedì 2 febbraio 2021
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              Scritta da: Michele Gentile

              Silenzio

              Già la luce della sera
              mi trafigge.
              Vorrei ritrovare
              quello che ho perso
              vorrei dimenticare
              quello che ho visto.
              Sono vicino, più vicino
              all'orizzonte, felice ora
              di perdermi.
              Chiedo al vento dove andrò a riposare
              se capisce il senso di questi sorrisi
              ma lui piangendo
              mi urla in faccia
              tutto il mio silenzio.
              Michele Gentile
              Composta sabato 6 febbraio 2021
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