Davide Bidin

Nella frase "La follia deriva dalla capacità del genio di..." di Davide Bidin
Grazie ^^
14 anni e 3 mesi fa
Risposte successive (al momento 22) di altri utenti.
Nella frase "La Tolleranza nasce da un accordo e dura..." di Norberto Bobbio
Mi pareva più chiaro.
Tolleranza e Mitezza sono ovviamente da riferirsi alle persone, in questo caso ai comportamenti che esse tengono l'una con l'altra.

La tolleranza è un mezzo che tutti sfruttano per vivere civilmente nella comunità, è un accordo tra persone, pertanto, citando una delle opere filosofiche più belle degli ultimi anni:  " Tolleranti si ma non coglioni.
Tollerare significa sopportare:
sopportare un bambino che piange sull'aereo.
sopportare l'indifferenza della gente.
Sopportare qualcosa che sapete che prima o poi vi toglierete dalle palle"

Se invece una persona è Mite il patto non occorre, poichè a priori il mite si comporta "civilmente" nella società.
14 anni e 3 mesi fa
Risposte successive (al momento 2) di altri utenti.
Nella frase "Solo non son più Nella mia mente Vi è un..." di Davide Bidin
Il signor G era un grand'uomo.
Però ho ascoltato la canzone "i mostri che abbiamo dentro" successivamente alla stesura di Dementia.
14 anni e 4 mesi fa
Risposte successive (al momento 5) di altri utenti.
Nella frase "Noi non possiamo essere imparziali. Possiamo..." di Gaetano Salvemini
No, non sono Salvemini e non sarò, probabilmente, mai al suo livello.
Ma devo provare a rispondere nella maniera più completa possibile.

L'Imparzialità NON è Giustizia, è semplice logica.
Io posso cercare di capire entrambe le parti in uno scontro, eppure patteggerò, necessariamente, per una delle due(o più).
Riuscire a discernere la simpatia soggettiva dall'etica verso il lettore, in un campo come quello giornalistico ad esempio(ma anche quello storico o filosofico o sportivo), permette di creare una fonte, lo scritto, il più possibile attendibile e funzionale.
Non è Giustizia, l'Imparzialità, perchè definendola tale la pregiudichi.
L'Imparzialità è buona cosa quando si cerca di creare fonti (scrivere saggi), pertanto è "Giusta", al contrario la Giustizia non può non dar ragione a entrambe le parti,non può essere "Imparziale" (ovviamente tale ragione vien data attraverso una catalogazione pressochè infinita di motivazion perciò non mi dilungo su questo appunto) la Giustizia è obbligata a decretare la vittoria dello scontro ad un contendente e a eleggerlo in tal modo.
L'Imparzialità permetterà invece di capire i pro e i contro di tale vittoria cercando di comparare le motivazioni senza lasciarsi fuorviare dal fine o dallo scontro ancora in atto.
Giustizia come campo di battaglia, Imparzialità come narratore.
Tu critichi, a quanto mi par d'aver capito, il fatto che ogni persona può essere "imparziale" a suo modo diventando "di parte" a causa delle proprie idee, ma mantiene una giusta condotta etica verso le azioni o/e le concezioni altrui.
Pertanto sotto quest'ottica un gruppo di persone riesce ad avvalorare la propria tesi e a sopraffare quella altrui.
Sei nuovamente caduta nello scambio di persona da me prima citato.
La giustizia è un campo di battaglia nel quale un contendente sconfigge l'altro (nel caso da te usato con il numero).
Questo non può essere considerato imparziale, perchè una giuria deve per forza essere finalizzata a una parte, deve dar ragione a qualcuno e non cercare di capire le idee e ritenersi soddisfatta.
Avendo quindi l'obbligo di giudicare sono costretti a scegliere una parte, cessano di essere imparziali e diventano partigiani (o partitici come preferite).
L'esterno invece, il giornalista o in generale lo scrittore, colui che registra i fatti e li divulga, non deve farsi influenzare da tale scelta, DOVREBBE, semplicemente, argomentare l'avvenimento.

Spero di essere stato esauriente.
14 anni e 4 mesi fa
Risposte successive (al momento 6) di altri utenti.