Poesie inserite da Antonio Prencipe

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Scritta da: Antonio Prencipe

Cosa mi resta?

MI sento morire,
mi sento perseguitare dal tempo.
Tutto passa,
tutto avanza e nella mia vita
niente mi resta,
forse mi resta soltanto
quella bellezza maledetta
che nei bordi abbandonati del mare
mi ha reso colpevole
e abbandonato tra le voragini
del sesso e del finto amore
che nella mia vita hanno fatto da padrone,
ora osservandomi allo specchio
rivedo un viso torturato e sfiorato
dalle labbra di chi del mio corpo
ha semplicemente abusato.
Tra i vetri riflessi il dolore
placa le mie difese
rendendomi conto
che il vero amore l'ho perso per sempre.
Composta domenica 28 novembre 2010
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    Scritta da: Antonio Prencipe

    Per sempre insieme

    Per sempre insieme,
    la notte arriva,
    il cielo tramonta, si rincasa
    nel dolore ammaliato
    da nubi e granelli di neve
    sparsi nei viali del vento.
    Rimangono i sorrisi deturpati dal sole,
    i baci consumati.
    Piccola mia vieni con me,
    abbracciami, niente ci può dividere
    rivoglio i tuoi sospiri sulla mia pelle,
    lasciami toccare i tuoi sguardi,
    lascia avvicinare le mie labbra.
    Andiamo!
    Verso la notte,
    verso il mare
    c'ascolterà la sera,
    seguimi nel buio di questa ultima avventura,
    insieme, sempre liberi.
    Saltiamo, profana il mio cuore,
    sorreggimi, niente ci può dividere,
    raggiungimi nell'oblio.
    Amore mio sull'asfalto
    c'è ancora il nostro ricordo,
    il nostro amore si mescola
    al sangue e al profumo di
    rugiada sparso tra la nebbia,
    in questo giorno ormai strangolato
    dal destino.
    Per sempre insieme
    nella morte,
    nella libertà violata.
    Composta sabato 27 novembre 2010
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      Scritta da: Antonio Prencipe

      Mi dispiace ma non voglio vivere

      Il ti amo di lui bloccò
      il respiro di lei
      Il bacio di lei mise fine
      alle lacrime di lui
      Una lacrima e un sospiro si posa
      raffinatamente sulle labbra di lui
      Lei baciò quelle labbra e raccolse
      tra le sue mani quel che rimase del suo cuore,
      Isolata dal tempo e dal cinguettio
      degli uccelli persi tra le nuvole
      e gli aranci di un giardino vicino
      lei si perse in un cammino oscuro
      e lui sussurando al vento
      promise di non lasciarla mai sola
      Lei una notte di Novembre morì
      lasciando nell'aria e nella città
      un dolore che difficilmente si potrà dileguare
      fra la nebbia e la luce di quella fredda
      notte buia senza stelle e senza luna
      sulla testa dei poveri viandanti
      alla ricerca di sogni perduti in quell'istante.
      Lui immobile chiuse gli occhi
      e si perse in un feroce e vorticoso
      diluvio di sangue e pioggia,
      nei suoi occhi una luce si spense
      il suo corpo era ancora vivo
      ma il suo cuore era già morto
      e la sua anima aveva già raggiunto
      il cielo per poter così rincontrare e amare
      l'anima di quella donna
      che un tempo aveva
      deciso di soccombere
      tra le vie di un destino derubato dal suo sorriso.
      Composta giovedì 25 novembre 2010
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        Scritta da: Antonio Prencipe

        Oltre il mio cuore

        Sento il tuo calore
        nelle mie pagine gelate,
        il tuo corpo lo sento su di me
        tu mi puoi amare,
        ti prego spogliami della mia anima
        e gettala accanto a quel cuore
        che io un tempo avevo regalato al mare,
        respira la mia identità
        e denuda ancora una volta il mio
        essere così perplesso
        in un mondo che non è fatto per essere il mio,
        sono solo parole le nostre
        rincorse dai cani,
        prendimi fra le tue ali
        e lanciami lontano,
        promettimi l'amore e l'inferno,
        sei lontana ma io ti amo,
        finalmente sono felice
        anche se non posso toccarti
        e farti l'amore come vorrei
        sento il tuo respiro nato perso
        tra il mio corpo
        che desidera morire con te,
        gli angoli bui del mio passato
        si stanno finalmente riempendo di luce
        sono fermo e ti osservo
        da lontano,
        oltre gli oceani, oltre le stelle
        io ti offro il mio amore.
        Composta mercoledì 24 novembre 2010
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          Scritta da: Antonio Prencipe

          Baciami come il vento

          Di fronte al tuo viso
          io mi fermo immobile
          come un amore sospeso
          su un marciapiede sconosciuto nell'Orizzonte,
          scorrono realtà e neve sulle
          mie mani fredde e levigate
          dal dolore che logora
          ogni mio strano sospiro violentato
          e molestato dal vento caldo e crudele d'inverno.
          Un sole bianco sulla mia testa,
          il vento ci sente
          il vento ci guarda
          tengo stretto il tuo calore fra le mie braccia,
          come il vento nessuno mi bacia,
          distesa su quel letto
          pieno di vetri macchiati dal mio sangue
          ti muovi impaziente
          tra i miei sguardi gelati, fuggenti.
          La luna spenta crolla su di me
          e in lontananza una canzone
          danza fra i cocci infranti sull'asfalto,
          Dei e Angeli sollevano
          la mia anima e dolcemente
          l'accompagnano nell'inferno tanto desiderato
          dove finalmente potrà continuare
          a far l'amore tra le fiamme e la passione
          del suo unico vero amore
          privato dalle sue ali.
          Composta mercoledì 24 novembre 2010
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            Scritta da: Antonio Prencipe

            Forse il vento mi salverà

            E mi sento solo,
            solo alla ricerca di un bacio
            tra i raggi dorati della luna,
            perso nell'orizzonte
            di un sorriso scomparso
            fra le onde del mare,
            l'amore vero dov'è?
            Chissà se il vento mi salverà,
            che significato ha la verità
            se nel mio cuore non ho spazio
            nemmeno per un altro amore.
            Colori e giardini vagano nei miei pensieri,
            voglio precipitare,
            fuggire ed essere sotterrato
            dalla pioggia fredda e bastarda
            di quella notte di Novembre,
            quanti sbagli hanno perseguitato
            la mia innata adolescenza lasciandola
            navigare fra le lacrime
            di un povero naufrago
            disperso nei confini
            e gli orizzonti di un altro
            lontano destino immerso ancora nei suoi occhi.
            Ho voglia di soffrire ancora
            di morire ancora
            ma perché io piango
            e tu non sei accanto a me,
            io piango solo con le mie stelle
            ormai scadute,
            nascoste tra le conchiglie e la sabbia
            che odora ancora di lacrime
            salate e scomparse nelle mie mani
            che nel inferno del mio strano passato
            ricercavano ancora una volta
            i tuoi sorrisi stuprati dai miei sospiri.
            Composta domenica 21 novembre 2010
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              Scritta da: Antonio Prencipe

              L'anziano e il giardino incantato

              Un cespuglio,
              un tappeto di foglie stese
              sul pavimento umido e macchiato
              dalle mille lacrime
              di noi angeli senza ali
              e stelle da perseguitare
              C'era una volta un signore
              seduto su quella panchina
              abbandonata da un Dio scomparso
              tra le onde del mare,
              mi fermai e l'osservai
              mi fece avvicinare
              e mi raccontò la sua storia,
              osservai i suoi occhi pieni di lacrime
              trattenute da rimpianti e dolori
              nascosti nel profondo del suo cuore,
              con aria assorta e sofferente
              mi disse: "osserva quel giardino
              arancione, osserva i tulipani
              e i girasoli che lo consacrano
              e regnano tra le erbe
              e il fango di mille diamanti sospesi
              da quel raggio di sole che sostiene
              perfino i nostri innoqui sentimenti,
              ragazzo in questo giardino
              dormiva una donna con mille
              speranze e pochi sogni,
              dimenticata dal cielo, dal mondo
              e dalla sua anima,
              fra le mani un coltello
              e una sigaretta spenta e devastata
              dalla paura di un amore che fa male,
              pioggia e lampi sconfinarono l'infinito
              quella notte di Settembre,
              il vento ululava più forte
              e un angelo dalle ali bianche
              raccolse la donna e la porto con lui,
              ragazzo, da quel giorno ogni notte
              la terra smette di girare
              e dal cielo un raggio color verde smeraldo
              penetra l'orizzonte più lontano,
              cade sul terreno umido
              ed è proprio li ragazzo,
              che la donna morì,
              ci sono ancora le sue lacrime,
              il suo sangue e i suoi mille
              tulipani e girasoli avvolti
              ancora dal dolore e dal respiro
              della sua anima".
              Composta mercoledì 17 novembre 2010
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                Scritta da: Antonio Prencipe

                Non ci rinunciò

                Scappiamo via,
                metti in moto la tua macchina
                e andiamo via
                sconfiniamo l'Orizzonte,
                spegniamo insieme il mare
                e avvolgimi d'amore con le tue dolci e calde mani
                Metti in moto la macchina
                e corriamo, voliamo oltre le stelle,
                allunga la mano e sfioriamo insieme il sole,
                perché mi chiedi perdono?
                Perché mi hai amato troppo?
                Vorresti che ti perdoni per questo?
                Amore ma come potrei
                se io del tuo amore ho
                un bisogno immenso,
                canto e ballo consapevole
                che tu sei dentro me,
                rinunciò al paradiso per poterti
                almeno per l'ultima volta
                donare il mio triste e sconsolato cuore,
                soffrirò, morirò, impazzirò
                ma al nostro amore non ci rinuncerò.
                Composta martedì 16 novembre 2010
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                  Scritta da: Antonio Prencipe

                  Tutto finisce tranne il nostro Amore

                  Ed è finita,
                  addio
                  ora riposa in pace
                  Amore ovunque tu sia
                  ricorda sempre
                  che io e te
                  non siamo altro che angeli
                  senza paracadute che cadono
                  giù da un cielo senza via d'uscita,
                  si perdono nell'orizzonte
                  ma restano
                  inchiodati nel loro cielo
                  immenso e desideroso d'amore,
                  quell'amore che i loro cuori
                  troppe volte hanno visto
                  abbracciare l'inferno
                  e perdersi tra le vie dell'infinito,
                  il mio amore è ancora stretto fra le mie
                  mani, l'ho riposto dolcemente
                  accanto al tuo ricordo
                  e ogni volta che lo sfioro
                  una lacrima accarezza il mio dolore
                  senza far rumore,
                  amore ti ho detto Addio già una volta
                  ma ricorda un giorno ti potrò riabbracciare
                  e tra le tue labbra finalmente poserò
                  quel bacio che la mia anima
                  da tempo brama
                  fra le sue immense e forti ali
                  desiderose solo del tuo amore.
                  Composta lunedì 15 novembre 2010
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                    Scritta da: Antonio Prencipe

                    Anna, amica mia

                    Combatti e combatti contro una vita
                    che diverse volte ti ha tradito,
                    Amica mia
                    ricordati quel giorno
                    ricordati le lacrime che abbiamo versato
                    ricordati il sesso e le serate immerse nell'alcol
                    ricordati dell'amore,
                    quell'amore che diverse volte ha bussato alla tua porta
                    e ti ha lasciato sola
                    immersa nelle lacrime,
                    Amica,
                    mi hai donato le tue lacrime
                    mi hai donato la tua anima e i tuoi sorrisi
                    hai reso la mia guerra un po più serena
                    hai combattuto al mio fianco
                    Mi hai visto piangere e disperare
                    e senza che me ne accorsi mi hai visto morire,
                    Bella e dolce
                    Intelligente e fiera accudivi i miei sogni
                    e salvavi il mio cuore
                    ormai spento e con mille rimpianti,
                    Anna ti prego
                    sorridi,
                    ho bisogno ancora di te
                    ho bisogno dei tuoi consigli, delle tue urla
                    Lo so molte volte ho superato il limite
                    molte volte ho sacrificato le mie speranze
                    ma tu eri sempre li
                    Due figlie, diversi amori
                    Due angeli e tanti progetti
                    A casa tua ho pianto
                    A casa tua ho riso
                    A casa tua mi mancava il fiato
                    Non dimenticherò mai le tue parole
                    Io ti voglio bene
                    Io spero che tu dolce amica mia
                    possa ritornare a vivere,
                    che tu possa sognare di nuovo
                    non ti tradirò mai
                    sono al tuo fianco e ci resterò
                    Grazie!
                    Composta martedì 9 novembre 2010
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